Pene piccolo: dimensioni, conseguenze psicologiche e come allungarlo

Per molti uomini avere il pene piccolo è una vera e propria ossessione. Per questo motivo soprattutto tra i giovani vi è l’abitudine di confrontare le dimensioni del pene per avere conferme.

Il pisello piccolo non è raro che diventi la causa di una bassa autostima nell’uomo, il quale non si sente all’altezza e pensa di non riuscire così a soddisfare la donna.

Quando si parla di cazzo piccolo però ci sono diversi luoghi comuni che è bene sfatare. Come il fatto di non riuscire a far raggiungere l’orgasmo al partner e non dare lo stesso piacere, oppure che gli uomini più bassi hanno il pene più grande.

Ho il pene piccolo? Quali sono le dimensioni considerate normali

Molti uomini ritengono di avere il cazzo piccolo durante il paragone con altri uomini. Secondo uno studio condotto dall’Università della California di San Diego, molti uomini si sottostimano.

Sembra infatti che solo il 2% degli uomini hanno davvero il pene corto¹. Rientrano in questa fascia quegli uomini che hanno un pene durante l’erezione di una lunghezza inferiore ai 7 centimetri. Un uomo perciò non ha il cazzo piccolo se è più di 7 centimetri di lunghezza.

L’Università di San Diego ha condotto studi secondo i quali sono ritenute ideali le dimensioni del pene 12 cm in erezione, con una circonferenza in erezione di 12,5 cm.

Una ricerca condotta dall’European Urology su ben 3300 soggetti ha individuato che la lunghezza media in erezione è tra i 12,6 cm e i 14,9 cm, il pene 10 cm è nella norma invece quando è a riposo.

Nonostante solo il 2% degli uomini sembra che hanno davvero il pisello piccolo, l’associazione italiana di andrologia ha fatto emergere un dato importante, cioè che più del 25% degli uomini italiani ha detto di non essere soddisfatto delle dimensioni del proprio pene, nonostante la verità è che si tratta di misure regolari e non hanno il pene minuscolo.

C’è poi da considerare che un uomo può anche arrivare ad avere il pene corto con il passare degli anni, specialmente se ci sono delle malattie vascolari in corso come possono essere l’ipertensione e il colesterolo alto.

Le media della dimensione del pene poi cambia in base alla nazionalità dell’uomo. Negli Stati Uniti infatti si ha una lunghezza media che va dagli 11 ai 13 cm circa, mentre in Italia gli uomini hanno un’erezione che va tra i 14 e 16.

Quelli che sembrano avere un pene piccolo o pene minuscolo sono giapponesi, indiani, coreani e cinesi, il cui pene eretto non supera gli 11,66 cm.

Pisello piccolo? Quali sono i luoghi comuni da sfatare

Conta davvero la dimensione del pene durante l’atto sessuale? La risposta è che no, non conta. Si tratta di un luogo comune piuttosto diffuso e che non fa altro che aumentare il senso di inadeguatezza e abbassare l’autostima.

Le dimensioni non hanno un’importanza fondamentale nel rapporto sessuale, prima di tutto perché ciò che conta davvero è l’intesa con il partner. Inoltre ciò che permette alla donna di raggiungere l’orgasmo è in verità la stimolazione del clitoride², che si trova nella parte esterna.

Il secondo luogo comune da sfatare è che l’altezza di un uomo influisce in qualche modo sulla lunghezza del pene. Non è vero che un uomo alto ha sempre il pene corto così come non è vero che un uomo basso ha sempre il pene grande.

Conseguenze psicologiche del pisello piccolo

Noto come complesso del pene piccolo o sindrome dello spogliatoio, avere il pisello corto, così come avere il pisello storto, rappresenta per l’uomo un vero e proprio problema.

Questo perché nella nostra cultura tendiamo ad associare le dimensioni del pene a una maggior soddisfazione sessuale. Ecco che avere il pene corto è per molti uomini e un affronto alla loro mascolinità.

Gli uomini sono alla continua ricerca del confronto e si guardano negli spogliatoi di docce e palestre per avere delle conferme. Non tutti gli uomini prestano molta attenzione al fatto, mentre altri, hanno una vera e propria ossessione!

Il fatto curioso è che molte persone che soffrono del complesso del cazzo piccolo hanno in verità un membro normale. Ciò che li preoccupa di più spesso è la dimensione del membro a riposo e non in erezione.

Gli uomini che hanno difficoltà ad accettare le dimensioni del proprio pene possono soffrire tutta una serie di problematiche che vanno da

Come allungare il pene: soluzioni per il cazzo piccolo o pene corto

Quando le dimensioni del pene rappresentano un vero e proprio problema per l’uomo, allora è possibile ricorrere ad alcuni metodi e tecniche per allungare il pene. Non si tratta di metodi miracolosi ma piuttosto di tecniche o prodotti pensati appositamente per migliorare l’erezione, rendendola più potente e di conseguenza ne gioverà maggiormente il rapporto sessuale. Grazie a loro non ci sarà più bisogno di preoccuparsi dell’avere o meno un pene piccolo!

Integratori per allungare il pene

Molti uomini per esempio decidono di assumere integratori alimentari per allungare il pene, così da sentirsi più virili. Gli integratori sessuali agiscono sulla circolazione sanguigna, apportando una quantità maggiore di sangue ai corpi cavernosi il cui ruolo è fondamentale al fine dell’erezione. Tra le sostanze che più comunemente si trovano negli integratori per ingrossare il pene ci sono per esempio L-Arginina e il fieno greco. Tra i più importanti integratori per allungare il pene troviamo Erosept e Member XXL.

Esercizi manuali di allungamento del pene

Allungare il pene con le tecniche manuali è possibile, purché ovviamente questi esercizi vengano eseguiti con la massima costanza e giornalmente.

La tecnica di Jelqing è molto utile perché consente di eseguire la mungitura. La presa è a forma di ok e serve per attuare una spremitura molto dolce.

C’è l‘esercizio di Kegel per allungare il pene, il quale consiste nell’allenare il pavimento pelvico e, oltre a offrire una maggior lunghezza durante l’erezione, migliora anche la carica erotica del momento.

1. Lee, Peter A. “Survey report: Concept of penis size.” Journal of sex & marital therapy 22.2 (1996): 131-135.
2. Komisaruk, Barry R., et al. “Women’s clitoris, vagina, and cervix mapped on the sensory cortex: fMRI evidence.” The journal of sexual medicine 8.10 (2011): 2822-2830.